Panzera vittima ndrangheta

 

PalmiAperto il bando per il premio letterario Rossella Casini, in nome anche di Francesco Panzera

Il 22 febbraio del 1981 una ragazza straniera spariva in mare, tra le onde viola del mare di Palmi. Si chiamava Rossella, era una studentessa fiorentina, veniva chiamata “straniera” perché “non si faceva i fatti suoi”, o più semplicemente perché credeva con forza in un ideale di legalità, forse troppo ingenuamente. Ma gli ideali vanno elevati, e non lasciati sprofondare in fondo al mare. Per questo il Presidio Libera “Rossella Casini” di Palmi, proprio nel giorno dell’anniversario di quella triste sparizione, ha indetto il bando per la terza edizione del “Premio Letterario Rossella Casini”, rivolto agli studenti delle terze classi secondarie degli istituti comprensivi di primo grado del circondario di Locri e di Palmi.
Le precedenti edizioni, hanno visto i ragazzi interessarsi alle storie di vittime innocenti di mafia, di cui rimane così vivo il loro ricordo: lo scopo principale per cui i presidi “Libera” esistono è appunto mantenere il più possibile la memoria indelebile e una coscienza vigile sull’esempio dato da queste persone. Quest’anno, oltre a ricordare Rossella di cui fra poco vi parleremo, la terza edizione del premio prevede la conoscenza della storia di Francesco Panzera, il giovane professore che nel 1982 venne massacrato a colpi di pistola perché anche lui “non si faceva i fatti suoi”: otto colpi per punire il giovane professore di matematica e vicepreside del liceo scientifico Zaleuco di Locri (R.C.), punirlo perché voleva denunciare chi consentiva l’ingresso delle droghe a scuola; ancora oggi quest’omicidio è a carico di ignoti. Si può dire che il prof. Panzera sia morto per amore dei suoi studenti. Sarà su questa storia d’amore finita tragicamente che gli studenti partecipanti al premio proveranno a scrivere un elaborato: la cerimonia di premiazione avverrà il 29 Maggio 2023 alla Casa della Cultura “Leonida Repaci” dove verranno esposte tra l’altro delle opere artistiche eseguite dagli studenti del Liceo Artistico “N. Pizi”.
Anche Rossella Casini, “la straniera”, è morta per amore: lei, studentessa fiorentina, si era innamorata di Francesco Frisina; sembrava provenire da una famiglia perbene, tuttavia lei, era ignara degli incendi continui delle lotte di ‘ndrangheta che divampavano continuamente, consumando il territorio della Piana degli anni ’70 e ’80, in contesti familiari di matasse intricate tra clan affiliati e rivali: purtroppo anche i Frisina non ne erano esenti. Satelliti orbitanti attorno alla ‘ndrina Gallico, i Frisina subirono nel 1979 la perdita del padre di Francesco, Domenico, per mano della cosca rivale, i Condello-Porpiglia. I Frisina reagirono, qualche mese più tardi, con una spedizione punitiva durante la quale Francesco rimase ferito. Rossella ne approfittò allora per staccare il suo Francesco da quel mondo, a estirparlo da quel cancro ereditario. All’inizio sembrò uscirne vincitrice, quando, dopo aver trasferito lei stessa il suo fidanzato al reparto neurochirurgico dell’Ospedale “Careggi” di Firenze, lo convinse a testimoniare sulla faida con un brigadiere e a testimoniare sugli intrecci della faida. Appena scoperto l’infamia commessa dalla “straniera”, la famiglia costrinse Francesco a ritrattare; e mentre lei tentava vie di mediazione addirittura col capo della cosca rivale, i Condello, la famiglia Frisina pensava a come sbarazzarsene. Doveva farsi i fatti suoi. La misura era colma. E così, secondo il racconto del pentito palermitano Vincenzo Lo Vecchio, Rossella, la studentessa di psicologia innamorata, finì, dopo un’ultima telefonata ai suoi genitori, stuprata, fatta a pezzi e gettata tra le onde di quel mare viola che da quel giorno trattiene troppi segreti. Il processo contro gli indagati si concluse nel 2006 con assoluzione dubbia.
Il Comune di Palmi più volte ha voluto schierarsi dalla parte giusta, più volte si sono verificate occasioni di cordiali rapporti col Comune di Firenze, che lo scorso 20 Febbraio ha voluto ricordare in Consiglio Comunale, presieduto da Luca Milani, Rossella la Cittadina; presenti da remoto anche l’attivista del Presidio Libera “Rossella Casini” Palmi Enzo Infantino, l’assessore al bilancio Salvatore Celi e il Sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio.
Le storie di Rossella e Francesco, due vite spese per amore e che, grazie anche a iniziative come il premio per ragazzi “Rossella Casini”, possono trovare delle giovani penne in grado di immedesimarsi nelle loro storie, e in qualche modo, provare a riscriverle.

Deborah Serratore

 

nella foto Francesco Panzera (Foto da “Dimenticati – vittime della ‘ndrangheta” Chirico -Magro)