Senza titoloIl “Natale delle Muse 2018” continua con il secondo degli appuntamenti del sodalizio calabrese, che, il giorno dell’Immacolata porterà i soci ed i simpatizzanti sabato 8  dicembre in mattinata, a Salice Salentino in Puglia.

Giuseppe Livoti – presidente Muse – ricorda come da quasi 20 anni “Le Muse”,  organizzano un appuntamento fuori regione collegato al Natale nell’arte, attraverso la creazione del magico mondo del presepe. E dopo avere viaggiato in Italia creando occasioni culturali ed eventi tra Campania, Basilicata, Sicilia, in questo anno sociale toccherà alla Puglia. Ancora – Livoti – ribadisce l’eclettismo del mondo presepistico che appartiene ormai alla tradizione della storia dell’arte: abbiamo esaminato nel tempo i presepi in argilla di Caltagirone, quelli in cera d’api ad Agrigento, le realizzazioni di Vietri o Grottaglie, mentre ora tratteremo la lavorazione della carta pesta leccese.

La storia del Presepe Artistico Poliscenico di Salice Salentino di ‘dimensioni’ che ormai raggiungono i 130 metri quadri, è opera allestita da  Francesco Spagnolo,  ideatore, creatore ed esecutore, del suggestivo presepe. Tutto attraverso il fascino che lo porta a somigliare ad una sorta di museo a cielo aperto tra scenografie e statuine.

 

Le Muse avranno il piacere di essere ricevute da Francesco Spagnolo che ha realizzato con il tempo un vero e proprio libro aperto in grado di raccontare la storia di Gesù, dalla nascita alla Passione. Scambio del gonfalone delle Muse dunque ed una visita-conversazione che include anche la presentazione di una mostra didattica  permanente  delle arti  e  delle tecniche presepiali  per conoscere i segreti del Poliscenico di Salice Salentino. Nel corso dell’incontro si tratterà della cartapesta gessata,  della cartapesta ambientale, del firmamento, dei mini mobili, dei mosaici.

Il primo evento, dedicato ai valori collegati al Natale come avvento e momento sacro e profano, domenica scorsa è stato un vero e proprio successo, partendo dalla storia del Natale con la presenza di Ambrogio De Lorenzo, reggino che per tratti fisici e fisionomici, ricorda l’immagine storica di Babbo Natale che è stato l’io narrante della serata. De Lorenzo ha letto pagine libere da un suo racconto con i luoghi della Calabria, immaginati dagli artisti delle Muse (Antonella Laganà, Piefilippo Bucca, Adele Leanza, Francesco Logoteta, Maria Teresa Cereto, Angelo Meduri, Cristina Benedetto, Daniela Campicelli). Il Coro Laudamus ed il Coro delle Muse insieme diretti dalle maestre Enza a Marina Cuzzola accompagnati dal maestro Fabio Migiano al pianoforte, hanno rievocato i brani della tradizione popolare calabrese e non solo, ed infine le testimonianze di due importanti relatori, Don Mimmo Cartella parroco della chiesa di Santa Lucia di Reggio Calabria ed il preside Angelo Vecchio Ruggeri che hanno illustrato l’evoluzione del Natale per i credenti come momento di fede e la sua evoluzione nella storia della cristianità e della filosofia. Per Vecchio Ruggeri un Natale da non vivere nel suo aspetto consumistico, empatico per i bambini e per il mondo adulto e momento amato anche da Giovanni Papini scrittore che si converte al cattolicesimo e ancora per Don Mimmo Cartella momento, in cui non occorre irrigidire i cuori, ma, come scrive Luca, momento per ricominciare un nuovo cammino, risollevando il capo riscoprendo la nostra dignità per ripartire in Cristo ieri, oggi, sempre. Mirella Marra già direttrice Archivio di Stato di Rc,  ha aperto la serata insieme alla vice presidente Muse Francesca D’Agostino. La Marra, “testimonial Ail – Associazione Italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma onlus”si è soffermata sul senso del dono per le associazioni che, nel volontariato cercano di aiutare la ricerca importantissima anche per la lotta contro la leucemia.