arca di noèUna lettura personale del capolavoro del compositore britannico da parte del direttore siciliano, già apprezzato a Reggio Calabria per “Il barbiere di Siviglia” e “La traviata”

 Venerdì 12 aprile 2019 e domenica 14 aprile, alle ore 20.30 all’interno del programma della stagione 2018-2019 del “Rhegium Opera Musica Festival”, sezione “Classica Mediterranea” promossa dall’Orchestra del Teatro Cilea e dal Coro Lirico Cilea, presso il Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, il M. Manuela Ranno dirigerà Orchestra Filarmonica Giovanile “Teatro Comunale F. Cilea” che si misurerà con “L’arca di Noè” (Noye’s Fludde, op. 59) di Benjamin Britten, un’opera scenica il cui libretto è tratto da “English Miracle Plays, Moralities and Interludes”. Quello del maestro siciliano è un lavoro di fino con l’orchestra giovanile, una lunga preparazione che prosegue ormai da mesi. Il progetto nasce dalla volontà del direttore musicale, in collaborazione con il direttore artistico Domenico Gatto, di individuare talenti della comunità reggina per favorirne la crescita musicale e sociale: “L’arca di Noè” rappresenta infatti, un connubio di arte, senso di comunità ed educazione straordinaria.

La regia dello spettacolo porta la firma di Orlin Anastassov mentre il progetto visuale è di Polina Gerasimova.

Gli interpreti principali saranno Ventseslav Anastasov (Noè), Angela Schisano (la moglie di Noè) e Alessandro Tirotta (La voce di Dio). Completano il cast Emanuela Zucchi, Tabita Romano e Simone Vazzana rispettivamente Sem, Cam e Jafet, e Ida Spanò, Roberta Panuccio e Martina Decaria che interpreteranno le loro mogli. A questi si aggiungono il Coro degli animali e degli uccelli, le comari e la Congregazione, interpretati dal Coro di voci bianche “Teatro Cilea”, istruito da Roberto Filippo Caridi, e dai Cori “Free Toghether” e “BeFree”, diretti da Maria Luisa Fiore.

“Analizzando la partitura si evince infatti, l’eccezionale capacità di Britten di comporre musica per bambini: le parti sia vocali che strumentali sono state scritte dal punto di vista del bambino, ne riconosce la sensibilità e pone come obiettivo il piacere dell’esecuzione, all’interno di uno schema tecnico rigoroso. Piuttosto che isolare i giovani musicisti dell’Orchestra Filarmonica Giovanile F. Cilea in un’esecuzione fine a se stessa, il progetto musicale ha seguito le orme dell’antenato a cui si ispira l’opera (i Miracle Plays di Chester) nella creazione di un modello in cui apprendisti imparano al fianco dei maestri, consentendo quindi, un’esperienza condivisa tra generazioni. Grazie al coordinamento di Dario Siclari, è stato possibile coinvolgere infatti circa sessanta ragazzi (dagli 8 ai 20 anni) della città di Reggio Calabria e provincia, in un percorso graduale di studio e formazione orchestrale. In collaborazione con le classi di canto del Conservatorio F. Cilea, sono stati selezionati invece i cantanti che interpreteranno i ruoli solistici dell’opera. Circa cinquanta i bambini del Coro di voci bianche, preparato da Roberto Caridi, che per la prima volta calcheranno il palcoscenico del Teatro F. Cilea, mentre il Coro della Congregazione, diretto da Maria Luisa Fiore, vedrà la partecipazione di sessanta cantanti amatori, in un contesto professionale. Molte delle più grandi opere d’arte, tra cui le commedie di Shakespeare o le cantate di Bach, hanno preso forma dal desiderio dell’artista di servire o entrare in contatto col suo pubblico: proprio in quest’ottica “L’Arca di Noè”, definita una Community Opera, ci permette di portare il teatro alla comunità e la comunità al teatro”, precisa il Maestro Manuela Ranno, già apprezzata a Reggio Calabria per “Il barbiere di Siviglia” e “La traviata” di settembre scorso.