LaCava CipriEscono dalla loro nicchia letteraria per rivelarsi nella più totale umanità, manifestando i volti, le ossessioni, i vizi che hanno caratterizzato la loro vita. Questi sono gli Uomini di Maria Teresa Cipri, il suo ultimo romanzo edito da Graus Edizioni e presentato a Bovalino presso il Caffè Letterario Mario La Cava in un affascinante dialogo con Domenico Calabria.

Artisti, scrittori, editori, reali, mitologici o personaggi dei fumetti, ognuno di essi ha segnato in un modo o nell’altro la vita dell’autrice che li racconta sciogliendone tabù, a volte anche con un po’ di ironia, attraverso un punto di vista prettamente femminile.

E così il bugiardo Ulisse nel suo talamo ritorna dalla paziente Penelope, forse continuamente cercata in tutti i tradimenti dell’eroe, Hans Christian Andersen svela tutte le sue nevrosi di uomo fragile e Diabolik incarna il bello e dannato che ogni donna vorrebbe possedere.

Un alternarsi di uomini della storia e della quotidianità, di ieri e di oggi, da Aldo Moro a Michelangelo al più comune Pellegrino Sofia, in una sequenza a tratti divertente, ma anche riflessiva che vuole uscire dalla lotta di genere e mettere in chiaro come gli uomini celino le medesime fragilità, sentimenti e insicurezze al pari delle donne in un’armonia ancora faticosa da comprendere.

Esperienze di vita, ma anche profonda conoscenza storica e artistica quella che la Cipri regala ai suoi lettori, in un linguaggio limpido, quasi favolistico che rende l’ascolto e la lettura un vero piacere.

All’interno del libro si riscoprono, tramite le biografie dei grandi, che essi furono semplicemente uomini, così come nessuno mai li abbia potuti immaginare. Un lavoro, questo, di estrema importanza e impegno il cui obiettivo, riuscito, è di porre da parte l’idolatria letteraria e artistica per apprezzarli, odiarli, deriderli solo in quanto esseri umani. Sono posti tutti sul medesimo piano, gli uomini, lasciando al lettore il libero arbitrio di ciò che possa provare in questa conoscenza tête-à-tête con ciascuno di essi.

Il concetto è molto chiaro: al lettore il giudizio.

Cristina Caminiti