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Si è tenuto a Reggio Calabria, nella sezione femminile Nausicaa- Casa circondariale San Pietro, in occasione della festa della mamma, un laboratorio teatrale a cura di Alexo Balenando in burrasca Festival condotto dalla scrittrice e drammaturga Katia Colica, insieme a Antonella Tassitano di Non Una Di Meno (NUDM). Il progetto prende il nome di Libere Dentro.

Il tema trattato è quello dell’amore materno nel mito greco. Le detenute hanno elaborato dei testi che affrontano l’argomento trasformandolo in oggetto di racconto e riflessione oltre che speranza.

Ciò è servito alle allieve a parlare delle mancanze e delle loro esperienze di maternità dietro le sbarre che sono più accentuate proprio nel periodo della festa della mamma nonostante l’amore profondo per i propri figli abbia radici solide. Un intreccio di storie di donne dei miti greci con quello delle partecipanti.

L’esperienza del teatro in carcere è stata elogiata dal dottor Rosario Tortorella, Direttore degli Istituti Penitenziari di Reggio Calabria, perché aiutano le donne a sviluppare anche in un contesto così delicato la loro creatività: ‹‹Il laboratorio e l’attività svolta costituiscono un patrimonio da valorizzare e dal quale partire per costruire percorsi che abbiano una dimensione artistica ma anche formativa orientata ad una spendibilità esterna in grado di coniugare le competenze artistiche con quelle tecnico/professionali al fine di rendere il carcere non solo un istituto di pena ma anche un istituto di cultura […]››

Le protagoniste simboliche del laboratorio sono tre donne della mitologia greca: Demetra, madre ferita che cerca la figlia nel cuore delle stagioni, Persefone, figlia rapita ma che riesce a diventare regina del proprio inferno, Ecuba madre che perde tutto ma riesce ad urlare il dolore del mondo.

Lo stesso direttore ha voluto ringraziare a nome dell’istituzione da lui rappresentata l’Avvocatessa Paola Carbone, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Reggio Calabria e la dottoressa Katia Colica dell’Associazione Adexo APS di Reggio Calabria che hanno proposto il progetto nel 2023, in programma anche un Laboratorio di Scrittura Teatrale Creativa. Un’attività, quella del teatro sociale, già presente in diverse altre realtà penitenziarie. Sempre più provata la funzione terapeutica dei laboratori teatrali che, come successo anche a Reggio Calabria, aiuta i detenuti ad estraniarsi da ciò che è la loro persona, staccarsi dal loro vissuto per entrare nelle vesti di qualcun altro, una sorta di distrazione e allontanamento da ciò per cui sono relegate in quell’ambiente. Inoltre questi laboratori aiutano nella socializzazione e soprattutto nella collaborazione tra loro, guidando loro in quella “convivenza forzata” imparando a conoscersi vicendevolmente.

Jessica Malagreca

 

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