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Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, ha sequestrato, nella fascia tirrenica della provincia di Catanzaro, una vasta area di demanio marittimo di circa 80.000 metri quadrati, per violazione delle norme in materia ambientale.
La maggior parte dei rifiuti era costituita da intere demolizioni di strutture in cemento armato, recinzioni metalliche arrugginite, pneumatici usati, lastre di cemento bitumato, elettrodomestici fuori uso e loro parti ed infine un rudere in muratura, lamiera e legno, in totale stato di abbandono.
All’esito dei sopralluoghi effettuati dalle Fiamme Gialle, si riscontrava, apparentemente, la presenza di una notevole quantità di materiali speciali “non pericolosi”, tuttavia i tecnici intervenuti hanno disposto che, in sede di rimozione e rispristino dei luoghi, la ditta incaricata dovrà eseguire comunque analisi chimiche degli stessi materiali al fine di verificarne la nocività. Successivamente, si procederà ad un’indagine di caratterizzazione preliminare volta a verificare l’eventuale superamento delle cosiddette “Concentrazioni Soglia di Contaminazione”, nell’ambiente interessato.
L’abbandono sconsiderato di rifiuti di ogni tipo, oltre a danneggiare gravemente l’ambiente, nuoce al regolare funzionamento dei mercati e sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
L’area in questione, così come gran parte di quelle interessanti le coste calabre in generale, rappresenta, dal punto di vista naturalistico e ambientale, un territorio di notevole valore ed interesse, nonché costituisce habitat ideale per la sosta di numerose specie di uccelli migratori in transito nel Mediterraneo.

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