libri

Siamo tutti madri e padri; dalla maturità in poi assumiamo numerosi doveri, tra questi dimentichiamo che uno tra tutti è quello più importante, tutelare gli indifesi, proteggere i bambini. Cullare il futuro, proteggerlo, educarlo a diventare quello che forse noi non siamo riusciti ad essere in pieno. Un bambino, che sia dall’altra parte del mondo o accanto a noi, è il valore speculare di noi stessi; quanto investiamo nella sua crescita, nella sua tutela. Pochi giorni fa si celebrava la giornata mondiale dell’infanzia, ieri sera ai Licei Mazzini di Locri, con l’instancabile Franco Mammì, lo storico pediatra della Locride, già primario al reparto di Locri, si è celebrato uno specifico diritto dei bambini. Il diritto allo studio o, ancora più specifico, il diritto a vivere al meglio la propria vita e a sviluppare al meglio le proprie capacità.

 

L’occasione, il passaggio dal diffuso progetto “Nati per leggere” alla nuova norma regionale, la prima in Italia, sulla promozione e la diffusione della lettura in età prescolare. A volte ci passano davanti agli occhi carte, notizie, norme, di alcune cogliamo l’importanza, altre le sottovalutiamo. Non lasciamo cadere nella distrazione delle nostre letture questa iniziativa. A presentarla a Locri, ieri, lo stesso presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, primo firmatario della norma, che con orgoglio ha raccontato di come ha conosciuto il progetto Nati per Leggere e di come abbia compreso che si trattava di un valore da non tralasciare, da portare avanti invece. Così la nascita della norma che pone le basi per la costruzione di un percorso di immediata promozione della lettura nel periodo di vita del bambino dove spesso si trascura l’approccio ai libri. Come hanno spiegato i pediatri Capomolla, Mammì e Gurnari, la spinta verso la lettura, prima in ambito domestico e ancora in strutture come nidi e asili, è fondamentale non solo per la futura crescita scolastica del bambino ma anche per la sua stessa maturazione psicologica e caratteriale. Un bambino curioso crescerà pronto ad apprendere e più sicuro di sè. I dati sono allarmanti e le ultime statistiche mettono la Calabria tra le ultime regioni, dove non solo l’apprendimento è lento ma in età preadolescenziale una altissima percentuale di ragazzi leggono senza comprendere il testo.

Come possiamo cambiare il futuro se non gettiamo le basi per un cambiamento? C’è chi lo fa, fortunatamente, come l’organizzazione rappresentata da Daniela Callea, docente del Liceo Mazzini ma anche attiva a Bova, dove viene portato avanti un progetto che parte dallo stimolo alla lettura per abbracciare anche le diversità delle lingue. Ottimo progetto che pare la mente ai bambini verso l’altro da sè ma anche verso l’abbattimento delle barriere linguistiche e sociali.

Ha chiuso l’evento la lettura di una giovane attrice, allieva della scuola di recitazione della Calabria di Cittanova, il testo, per bambini ma utile anche per gli adulti:

Insomma, una buona iniziativa, da replicare in ogni città, con il metodo di Nati per Leggere e con il sostegno della Regione Calabria e della sua legge 16 Ottobre 2019 n. 35 “Norme per la promozione e la diffusione della lettura in età prescolare”.

Per chi volesse partecipare direttamente alla manifestazione con un contributo di libri per bambini, a  Locri on Ice dal 21 al 30 dicembre, si raccolgono libri per costruire una biblioteca per i piccoli.

RR

Di seguito (Franco Mammì, Domenico Capomolla, Daniela Callea, Nicola Irto)

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