direttora

L’Editoriale

Fu bloccata pochi mesi fa, una cocente delusione per chi da tempo sperava di vedere attuata in Calabria una norma di giustizia sociale. Per equilibri e prove di forza tra maggioranza e minoranza i numeri (un solo voto!) non bastarono e tutto si fermò. Così almeno sembrava, per fortuna già da qualche mese, dalla fine di ottobre 2018, la Casa delle Donne di FìmminaTv aveva trovato una soluzione, un “asso nella manica” che avrebbe permesso di non perdere tutto. Un nuovo testo di legge che venisse dal basso, dalla popolazione locale, dalla condivisione di enti che la doppia preferenza l’usavano già e che non erano stati stravolti dal nuovo modo di votare nè da una irruzione di donne negli enti locali. Così, pian piano, sempre più comuni si sono presi carico della legge e l’hanno approvata nelle proprie assemblee. Uno dopo l’altro, prima i tre comuni di Bovalino, Ricadi e Verzino, poi Catanzaro, che votò per primo ma dovette ripubblicare la delibera consiliare, poi di seguito Badolato, Rende, Cosenza, tanti comuni hanno già deliberato e tanti altri, nonostante non sia più necessario ai fini di accoglimento della proposta in Regione, stanno approvando. Perchè si vuole dare un segnale forte, attraverso il quale far comprendere a chi alla fine dovrà votare nuovamente sulla questione, non sulla stessa norma, che la volontà della Calabria è forte.

La Casa delle Donne di FìmminaTv crede che quando si crede in un progetto e quando questo progetto è degno di essere sostenuto, alla fine si può arrivare ad ottenere un grande risultato.

Perchè la strada per ottenere un diritto non è fatta di protagonisti ma di persone che, insieme, uniscono le forze senza pensare all’attribuzione di meriti o alla scalata mediatica, in molti pensano che le donne impegnate in questa lotta lo facciano solo per avere più possibilità di candidatura (e se anche così fosse sarebbe un male?). Ed ecco che mentre prima molte donne si trovavano sole a combattere per l’obiettivo, la Casa le ha fatte parlare e unire le forze, donne come quelle della rete WWW la Calabria vista dalle Donne, come le manager della Fondazione Bellisario Calabria, come la Consigliera regionale di parità Tonia Stumpo, la CPRO calabrese con la presidente Cinzia Nava, con giornaliste come Valentina Femia, politiche come Federica Roccisano e Daniela Trapasso, giovani dottorande, insegnanti, donne che vivono quotidianamente sul lavoro, nella società il divario che ancora non è stato abbattuto tra uomo e donna.

Ieri si è riunita la Prima Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, ha ascoltato tre comuni sostenitori della legge, un altro passo verso l’assemblea che si troverà, di nuovo, a decidere sulla doppia preferenza. Vi invito a seguire gli sviluppi, abbiamo, sempre, bisogno del vostro sostegno.

La Direttora

Raffaella Rinaldis