piazza D'Arienzo“Castrovillari. Intitolata l’ex area del cinema Ariston a Biagio D’Arienzo, sindaco della citta’ negli anni ‘50”

Altra intitolazione in città. L’Amministrazione comunale di Castrovillari  ha dedicato, questa mattina, l’ex area del Cinema Ariston (compresa tra via del Popolo, Via Carlo Musitano e Via Giuseppe Salerni), al compianto prof. Biagio D’Arienzo, scomparso il 10 giugno del 2001, che dal 1952 al 1954 ricoprì la carica di Sindaco (come primo della città in qualità d’iscritto al PCI) del capoluogo del Pollino.

Sulla parete, ove campeggia la targa con l’inscrizione e la sua effige (opera quest’ultima del maestro Ortale), saranno realizzati dei murales per rappresentare quella gioia, fratellanza e pacificazione di cui era pregno.

La scelta, poi,  della piazza risiede nel fatto- come riporta una delibera- che durante il suo mandato da primo cittadino sollecitò il Ministero dello Spettacolo per il rilascio dell’autorizzazione al signor Celeste di una ulteriore sala cinematografica in città –  denominata Cinema Ariston – quando già ,proprio la sua Amministrazione, aveva visto nascere il cinema Roma e l’arena del Vittoria.

Indimenticabili il suo impegno e dedizione per Castrovillari come la  generosità e disponibilità che profondeva: in sintesi una “grande umanità”  e un “pacifista” viscerale, fermo assertore di una effettiva giustizia sociale . Questi i fattori – come è stato ripetuto nei contributi– che lo contraddistinguevano, che lo hanno accompagnato nella sua esistenza e lo legano al suo ricordo il quale non poteva che ridefinirsi proprio nel Cuore urbano del centro nord calabrese come deciso dall’Ente.

Biagio D’Arienzo aveva frequentato l’Università degli Studi di Bari, conseguendo due lauree in Scienze Politiche e poi in Giurisprudenza. È stato docente di lingua francese presso il Ginnasio e dopo all’Istituto Professionale. Come professore intendeva che tutti “gli alunni (essendo sempre dalla parte dei giovani) avessero diritto di cittadinanza e accesso all’istruzione e alla cultura”, e per questo si prodigava in ogni senso.  Si scrisse al Partito Comunista Italiano nel 1944, ricoprendo il ruolo di segretario della sezione ed organizzò pure la prima festa dell’Unità a Castrovillari. Nel maggio 1952 la Città si preparò a votare per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale, e D’Arienzo, candidato come capolista, risultò il primo degli eletti.

Il mandato di Sindaco durò circa 14 mesi. In questo breve periodo viene ricordato, tra l’altro, nell’aver profuso impegno in ogni dove e, principalmente,  per :  concedere i terreni di contrada Bulgaro ai contadini;  per destinare tariffe agevolate alle famiglie ed artigiani indigenti; per aver affrontato la revisione delle imposte sul consumo, prevedendo esoneri per le calzature sino a 7mila lire, per i tessuti, i capi di abbigliamento, per la lana per i funghi per la salsa del pomodoro per la marmellata per la frutta secca e per il ghiaccio- all’epoca fondamentali nel semplice vivere-; per aver istituito una commissione per l’accertamento di chi vivesse in “tuguri, baracche, grotte e vani terranei”; per l’istituzione del medico scolastico; per consentire ai meno abbienti, tramite convenzione con le farmacie, di usufruire delle medicine a titolo gratuito; per l’assunzione di un mutuo di 4 milioni di lire al fine di  realizzare la rete telefonica urbanaper l’estensione della rete elettrica fino al “bivio di Martire”; per aver avviato le trattative con i privati al fine di arrivare ad una cessione bonaria degli immobili necessari allo “sventramento” di viale della Libertà nel suo punto di innesto con via Roma e per acquisire le terre da destinare agli appartamenti di INA CASA, sede territoriale dell’INAM.

Ha fatto parte, inoltre,  del Consiglio Comunale di Castrovillari fino agli inizi degli anni settanta, lasciando nel panorama istituzionale e politico castrovillarese un’impronta importante sul fare politica da uomo onesto, tramandando alle nuove generazioni pure un esempio di gestione amministrativa in cui le azioni erano strettamente legate agli ideali e al rispetto della persona in ogni ambito nonché alla capacità di sapersi rapportare alla realtà cole le esigenze che pone.

A ricordarlo, nella semplice cerimonia, ed a tratteggiare la sua persona, tra capacità e qualità, indimenticabili, come le responsabilità e gli incarichi ricoperti, prima il Sindaco, Domenico Lo Polito, il quale ha richiamato il contributo umano, professionale ed istituzionale offerto dall’esponente per la crescita del capoluogo del Pollino, rilanciati  dal fratello Livio; presenti oltre a cittadini, amici, familiari, ex amministratori e uomini di partito, i consiglieri Nicola Di Gerio ed Antonio Notaro oltre i tecnici, gli ingegneri Roberta Mari e Fedele L’Avena, dell’Ufficio Pianificazione Territoriale del Comune, che hanno accompagnato ed istruito la pratica d’intitolazione. A sottolineare il momento la Polizia municipale con Vigili in alta uniforme.

Un altro momento importanteha dichiarato a margine della manifestazione il primo cittadinoche vuole evidenziare quel patrimonio di uomini e donne che hanno reso possibile il cammino evolutivo della città e del Territorio, come lo è stato Biagio D’Arienzo, persona aggregante, e che si è speso per la comunità. E’ con questi  sentimenti che l’Amministrazione continua a dare vita a tali riconoscimenti, consapevole che tracce di tale portata sono fondamentali per rendere al meglio la memoria e la storia di Castrovillari, nonché comprendere che il ricordo di queste figure, in un momento storico nazionale e globale di #confusione esterna#, testimoniano che il presente non può mai prescindere dalla speranza, da ciascuno, dal suo modo di essere e porsi nelle circostanze, in una situazione, in una occasione per poter contribuire, concretamente, come fece l’indimenticabile Biagio ai suoi Tempi, non facili ma esigenti di persone che s’impegnassero proprio a partire da loro e nelle vicissitudini quotidiane.