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« Scegliere: un atto di coraggio » di Domenica Settineri

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« Scegliere: un atto di coraggio » è un progetto della scrittrice Domenica Settineri che lo ha fortemente desiderato e voluto portare a termine. In questo scritto l’ autrice parla in modo molto approfondito del programma “Liberi di scegliere”; un protocollo interministeriale che ha come obiettivo quello di tutelare minorenni e donne, soprattutto madri, da un contesto ancora attuale e crudele, quello della ‘ndrangheta.

L’autrice analizza giuridicamente gli strumenti previsti dalla legge e potenziati da riforme regionali che tutelano i soggetti interessati, favorendo le associazioni che vogliono aiutarli ad allontanarsi da certi ambienti.

Domenica Settineri inoltre presenta l’ inquadramento istituzionale dettagliato dei soggetti coinvolti come Ministeri, Tribunali, Procura Minorile di Reggio Calabria, Associazioni ecc.

Punto fondamentale secondo il mio parere è la descrizione delle procedure di intervento sul campo come l’ allontanamento dei minori e il loro affido a delle famiglie lontane dalle mafie, i cambi di identità, l’ affiancamento psicologico di cui i soggetti avranno bisogno e la protezione che loro deve essere garantita mediante la rete del progetto.

Ho letto con interesse la gerarchia di ruoli esistenti all’ interno delle famiglie ‘ndranghetiste e il ruolo marginale delle donne che sono viste soprattutto come mezzo riproduttivo per portare avanti l’ eredità e la potenza delle cosche, soprattutto quando a nascere è un figlio maschio. Già giovanissimi i figli degli ‘ndranghetisti vengono “battezzati” promettendo fedeltà e lealtà alla famiglia di appartenenza. All’ interno del nucleo famigliare si costituisce la ‘ndrina, una pluralità di ‘ndrine compongono una locale che è l’ unità organizzativamente fondamentale del gruppo criminale.

In questo libro l’ autrice inoltre sottolinea il trauma che spesso i minorenni sono costretti a subire nelle scelte che devono fare, ragazzi che non conoscono l’adolescenza e vivono quotidianamente a contatto con traumi psicologici e incubi notturni, ma grazie a questo progetto avranno la possibilità di scegliere il percorso sul quale continuare a vivere, senza obblighi o costrizioni. Altro ruolo fondamentale è ricoperto dalle Associazioni di volontariato antimafia, come ad esempio Libera, dalle scuole e dalle borse di studio- lavoro che vengono date ai giovani. Molte madri coraggiose, nonostante non si sentono di voler diventare collaboratrici di giustizia, cercano di allontanare i propri figli dagli ambienti tossici e mafiosi in cui per forza maggiore sono costretti a nascere, dando loro la possibilità di un futuro diverso da quello che spetta loro nella propria terra, migliore e con maggiori possibilità di una vita diversa, felice e serena.

Domenica Settineri fa emergere l’importanza del tessuto sociale per accompagnare il percorso educativo e psicologico, sottraendo minori e madri dall’influenza mafiosa e l’ urgenza però di una legge italiana che protegga anche i non collaboratori di giustizia.

Mi sento di consigliare la lettura di questo libro a studenti e professionisti del diritto, agli operatori sociali, psicologi ed educatori che collaborano con famiglie e minori in contesti di rischio criminale. La lettura potrebbe risulterebbe un po’ più difficile a coloro che non sono appassionati di legge o diritto.