anip“Il processo di internalizzazione delle pulizie scolastiche avviato lo scorso 2 marzo si configura, lo diciamo da mesi, come un’operazione confusa, irrazionale, e che danneggia tutti, generando la perdita di 5mila posti di lavoro, ovvero circa un terzo dei 16mila lavoratori occupati nella pulizia e il decoro. Attualmente sono 40.749 le sedi scolastiche statali (dati ufficiali MIUR, ndr) che accolgono 7.599.259 studenti suddivisi in 369.769 classi, e ad oggi il rapporto tra personale internalizzato destinato alle pulizie (11.263 addetti) e studenti, è quindi di uno ogni 674 alunni.

Basterebbero questi numeri per allarmare ogni buon padre di famiglia e chiedere un potenziamento dei Servizi, Invece si assiste ad un drastico taglio. Chi ha sostenuto questo scempio, proponendo una falsa stabilizzazione e illudendo i lavoratori per un puro tornaconto politico, questi semplici conti non li ha fatti. Un intero settore messo in crisi, migliaia di lavoratori licenziati e scuole meno pulite, con i servizi in balia di Presidi che dovrebbero occuparsi di altro. E tutto questo perché una certa parte politica ha scelto in modo demagogico e populista di giocare con le vite degli altri.  Rileviamo e denunciamo comportamenti al limite del consentito sin dall’inizio di questa vicenda, atteggiamenti che delineano una condotta su cui faremo piena luce.

Da parte nostra, auspichiamo al più presto che ci sia una fase in cui verità e responsabilità prendano il sopravvento, e ci sia la ripresa del dialogo per trovare una soluzione agli esuberi che sono stati creati dallo Stato”. E’ quanto emerge nella conferenza stampa tenuta a Roma da ANIP-Confindustria, l’associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati.

La conferenza è stata anche l’occasione per lanciare una nuova campagna per la pulizia l’igiene e la sanificazione degli ambienti pubblici, a cui numerose aziende vogliono contribuire. “Siamo ancora più preoccupati ora che l’emergenza coronavirus rende necessaria una maggiore attenzione per la pulizia degli spazi in cui si trovano i nostri figli e tutto il personale docente e non docente per la gran parte della giornata. Proprio in questa fase, per senso di responsabilità, vogliamo ribadire l’importanza del ruolo che le imprese e i nostri operatori svolgono ogni giorno per la tutela e la sanificazione degli spazi pubblici e privati, nelle stazioni, aeroporti, scuole, ospedali, uffici etc… La demonizzazione delle imprese dei Servizi sottesa all’internalizzazione non cambierà il nostro modo di lavorare e prenderci cura del Paese. Alle istituzioni e ai cittadini vogliamo dire con forza: siete in ‘buone mani’: lo dimostriamo quotidianamente. In momenti di emergenza nazionale le nostre imprese fanno bene la loro parte, e continueranno a farlo anche con l’organizzazione di una mobilitazione nazionale di aiuto alla delicata situazione sanitaria che sta montando in questi giorni nel Paese. Vogliamo dare un contributo to preciso all’interno delle politiche e delle azioni messe in atto su emergenza coronavirus e ancora più in generale in quelle del new green deal nazionale ed Europea. Un nuovo piano dell’industria dei Servizi che va incontro alle esigenze della collettività e dell’ambiente in un momento in cui le istituzioni, con perfetto tempismo, vanno nella direzione opposta.

Le aziende che svolgono servizi in Italia – conclude ANIP-Confindustria – meritano rispetto anche in forza degli oltre 500mila occupati che oggi determinano”.

Alla conferenza presso l’hotel Nazionale di Roma erano presenti: Lorenzo Mattioli, presidente di ANIP-Confindustria; Pietro Auletta, vicepresidente ANIP-Confindustria e presidente di Dussmann service; Barbara Fiorucci, segretario generale ANIP-Confindustria.

Roma, 3 marzo 2020